 | Questo percorso e' riservato solo a coloro che siano dotati di nozioni di alpinismo e siano in possesso della relativa attrezzatura. L’Orrido di Botri e' una stretta gola formatasi in seguito a movimenti tellurici, incassata fra due pareti di roccia alte anche alcune centinaia di metri che, in alcuni punti, si avvicinano fino quasi a toccarsi: e' formato dall’unione di due torrenti, il rio Mariana (che scende da Foce a Giovo) e il rio Ribellino (che scende da Campolino). Dalla confluenza di questi due torrenti nasce il rio Pelago, che e' il corso d’acqua che scorre dentro il canyon: dove le pareti sono piu' strette il fondo e' occupato completamente dall’acqua, per cui chi lo vuole percorrere deve per forza bagnarsi. Uscito dalla stretta gola in localita' Ponte a Gaio, il rio Pelago muta il suo nome in Fegana e prosegue il suo cammino fino a gettarsi nel Serchio poco piu' a nord di Borgo a Mozzano. Poiche' questo itinerario prevede di arrivare a Ponte a Gaio solo alla fine del percorso, e' necessario, prima di recarsi al Rifugio Casentini, passare da Ponte a Gaio a farsi rilasciare il permesso dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato. |